L’8 luglio partiremo da Roma per raggiungere Capo Nord in Norvegia, per poi tornare a Venezia il 16 luglio. 10 000 km in 9 giorni a bordo di un’auto elettrica, la Tesla Model S. Abbiamo chiamato questa missione Tesla’s Future, impegnandoci a portare a portare a termine una sfida che è prima di tutto culturale: dimostrare che la mobilità elettrica è una realtà concreta ed una scelta essenziale per costruire un futuro ecosostenibile per le generazioni a venire. Porteremo questo futuro sotto gli occhi di tutti, insieme, grazie anche all’aiuto delle realtà che hanno deciso di supportare la nostra causa e i cui principi, umani e aziendali, rispecchiano i nostri valori. In questa intervista vi presentiamo Union Lido, partner della missione.
Di cosa si occupa la sua attività?
Union Lido è un villaggio turistico, tra i principali in Europa, nato nel 1955. Immerso nel verde, a due passi dall’incanto di Venezia, si estende per circa 1 km di spiaggia privata affacciata direttamente sulle acque pulite e sicure del suggestivo Litorale del Cavallino. Un vero e proprio campeggio a 5 stelle, dove ci occupiamo di tutta la parte ricettiva.
Teslasfuture è prima di tutto una sfida culturale: dimostrare che la mobilità elettrica è un presente già concreto che richiede il nostro supporto se vogliamo un futuro sostenibile per il nostro pianeta e i nostri figli. Cosa vi ha spinti a salire a bordo di questa missione?
Noi crediamo fortemente nella mobilità elettrica, e la nostra è un’azienda appunto verde. Difatti utilizziamo slo fonti rinnovabili, non utilizziamo il fossile, per cui il progetto Tesla è un’iniziativa in cui crediamo e in cui abbiamo fiducia per gli sviluppi futuri che potrà avere.
Nelle vostre attività che ruolo ricopre l’ecosostenibilità e che piani futuri avete per supportare questo aspetto?
Fondamentale, considerate che per noi il verde è tutto. La nostra azienda ha 60 ettari di terreni con 30 mila alberi per cui l’ecosostenibilità è tutto e cerchiamo di sostenerla appunto con un impatto zero dovuto all’utilizzo esclusivamente di fonti rinnovabili.
Tecnologia e ambiente. Che messaggio lancereste per sostenere questo vitale connubio?
Direi che è un connubio da sostenere fortemente in quanto la tecnologia deve essere a sostegno della natura, e l’uomo deve essere il soggetto che connette le due anime, deve essere l’ago della bilancia che permetta la loro coesistenza.
Grazie a Union Lido e Alessandro Sgaravatti per la disponibilità e soprattutto grazie per supportare la nostra missione!
La missione ha però anche un altro obiettivo, quello di aiutare nel concreto il presente, qui e ora. Grazie al nostro viaggio vogliamo supportare il lavoro dei volontari di Open BioMedical Initiative, organizzazione non profit impegnata a sviluppare con le nuove tecnologie aiuti per la salute e il benessere accessibili a tutti, dovunque nel mondo. Per farlo abbiamo aperto una campagna di raccolta fondi su Eppela all’indirizzo https://www.eppela.com/it/projects/9331-wehelpecochallenge-un-gesto-a-sostegno-del-mondo. Ciò che chiediamo è un piccolo aiuto, una semplice donazione per dare un grande aiuto al prossimo attraverso la community di Open BioMedical Initiative. I soldi raccolti verranno usati per costruire la più grande rete umanitaria di stampanti 3D al mondo, finalizzata a realizzare i progetti dell’iniziativa, al momento 3: due mani artificiali (WIL e FABLE) e un’incubatrice (BOB) per bambini prematuri.
Mancano pochi giorni alla sfida. Noi siamo pronti, e voi?